La Macchina di Santa Rosa: fede, tradizione e sicurezza al centro della serata
Si è concluso con grande partecipazione e suggestione l’atteso evento de “La Macchina di Santa Rosa”, patrona di Viterbo, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità. La spettacolare macchina, rinnovata ogni cinque anni, ha sfilato tra le vie della città, confermando ancora una volta la sua forza simbolica: un segno tangibile di fede, identità e coesione per tutta la comunità viterbese.
L’edizione di quest’anno ha registrato una straordinaria affluenza di pubblico, tra cui oltre 30 persone sorde, presenti grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni Perchè io Segno ed Emergenza Sordi, che hanno reso possibile una piena inclusione in una delle manifestazioni più sentite del territorio.
Un momento istituzionale importante si è svolto con la Sindaca del Comune di Viterbo Chiara Frontini, che ha ricordato il protocollo d’intesa siglato con l’amministrazione comunale per il servizio SOS Polizia Locale, attivo tramite l’app Municipium. Uno strumento innovativo che permette alle persone sorde e ipoacusiche di interagire con la Polizia Locale di Viterbo in situazioni di emergenza, abbattendo barriere comunicative e garantendo sicurezza a tutta la cittadinanza.

Un aspetto inedito ha caratterizzato questa edizione: il trasporto della Macchina è avvenuto per una buona parte del percorso con l’illuminazione pubblica accesa. Una scelta senza precedenti nella storia recente dell’evento, dettata da esigenze di sicurezza, che ha modificato in parte l’impatto scenografico della tradizionale torre luminosa che da secoli affascina i presenti nel buio delle strade medievali di Viterbo.

Fondamentale il lavoro delle autorità preposte alla sicurezza. La Polizia di Stato e la Digos hanno condotto un’operazione investigativa che ha portato, poche ore prima dell’inizio della manifestazione, all’arresto di due uomini armati nel territorio viterbese. Un intervento tempestivo che, insieme all’immediata convocazione del comitato per la sicurezza pubblica, ha consentito lo svolgimento sereno e ordinato della processione.

Nonostante le difficoltà e i necessari adattamenti, La Macchina di Santa Rosa si è confermata un evento unico, capace di unire tradizione, spiritualità e innovazione. Una serata che ha celebrato non solo la devozione religiosa, ma anche l’inclusione sociale, la collaborazione tra istituzioni e cittadini e il valore della sicurezza condivisa.